Il pavimento anni 70 fa a pugni con la nuova cucina?
I tappeti non sono mai abbastanza per coprire il cotto rosso diventato ormai insopportabile?
L’obsoleta graniglia ha fatto il suo tempo?
Il detto “il pavimento fa metà arredamento” è un dato di fatto: le finiture delle superfici infatti sono elementi determinanti che fanno la differenza per chi compra o loca una casa.
A volte basta poco per incrementare il valore dell’immobile tuttavia, rinnovare un pavimento non è semplice: la sostituzione o la demolizione del pavimento esistente produce calcinacci da smaltire, polveri ed ingenti costi… non è quindi sempre un’azione possibile. Tra le potenziali soluzioni esistono pavimenti vinilici che vengono incollati sopra il pavimento esistente; sono utilizzati soprattutto per grandi strutture (scuole, ospedali, alberghi) ma meno scelti dalla clientela privata. Un’altra soluzione sono i listelli di parquet con posa ad ancoraggio o flottante; tuttavia sia la colla che la posa ad incastro richiedono un minimo di spessore dai 3 mm a 1 cm, costringendo a procedere al taglio delle porte.
Una valida alternativa per chi ama lo stile minimal ed essenziale che non comporta la demolizione del pavimento è il rivestimento cementizio ecologico Microbond®. Il rivestimento prevede la preparazione del fondo (sia esso cotto, piastrelle, ma anche massetto, pietra o calcestruzzo) per renderlo ruvido e poroso. Eventuali fughe possono essere riempite con Ercole®, che consente di avere un fondo liscio e a livello. Due mani di Microbond® nel colore che si vuole e si ha un pavimento nuovo, moderno in soli 2 millimetri di spessore. I prodotti Ercole® e Microbond® sono completamente atossici, sicuri per la salute dell’uomo e dei nostri ambienti.
Non solo i pavimenti possono trarre vantaggio dall'essere ricoperti senza demolire il vecchio, ma anche pareti di bagni, cucine ed elementi di arredo generici come caminetti e mobili.
I tappeti non sono mai abbastanza per coprire il cotto rosso diventato ormai insopportabile?
L’obsoleta graniglia ha fatto il suo tempo?
Il detto “il pavimento fa metà arredamento” è un dato di fatto: le finiture delle superfici infatti sono elementi determinanti che fanno la differenza per chi compra o loca una casa.
A volte basta poco per incrementare il valore dell’immobile tuttavia, rinnovare un pavimento non è semplice: la sostituzione o la demolizione del pavimento esistente produce calcinacci da smaltire, polveri ed ingenti costi… non è quindi sempre un’azione possibile. Tra le potenziali soluzioni esistono pavimenti vinilici che vengono incollati sopra il pavimento esistente; sono utilizzati soprattutto per grandi strutture (scuole, ospedali, alberghi) ma meno scelti dalla clientela privata. Un’altra soluzione sono i listelli di parquet con posa ad ancoraggio o flottante; tuttavia sia la colla che la posa ad incastro richiedono un minimo di spessore dai 3 mm a 1 cm, costringendo a procedere al taglio delle porte.
Una valida alternativa per chi ama lo stile minimal ed essenziale che non comporta la demolizione del pavimento è il rivestimento cementizio ecologico Microbond®. Il rivestimento prevede la preparazione del fondo (sia esso cotto, piastrelle, ma anche massetto, pietra o calcestruzzo) per renderlo ruvido e poroso. Eventuali fughe possono essere riempite con Ercole®, che consente di avere un fondo liscio e a livello. Due mani di Microbond® nel colore che si vuole e si ha un pavimento nuovo, moderno in soli 2 millimetri di spessore. I prodotti Ercole® e Microbond® sono completamente atossici, sicuri per la salute dell’uomo e dei nostri ambienti.
Non solo i pavimenti possono trarre vantaggio dall'essere ricoperti senza demolire il vecchio, ma anche pareti di bagni, cucine ed elementi di arredo generici come caminetti e mobili.
Cotto, piastrelle e gres: rivestire per rinnovare.