Il massetto è da sempre visto come l’elemento più povero di una struttura civile e in quanto tale si è sempre posta una carente attenzione ai dettagli tecnici funzionali e alle conseguenti problematiche. Partiamo innanzitutto da una precisazione:
il massetto è quell’elemento costruttivo orizzontale privo di funzione strutturale a cui è assegnato il compito di raggiungere le quote prestabilite in una stanza e accettare la pavimentazione finale (piastrelle, parquet, resine ecc) andando di conseguenza a ripartire i carichi gravanti sulla stessa. Come già anticipato, negli anni, si è sempre affidata una scarsa progettazione ed una cura sull’esecuzione ancor più sommaria a questo elemento che riveste per tradizione e costi un ruolo fondamentale nel ciclo produttivo di una struttura edilizia soggetta al calpestio. La scarsa attenzione nella scelta progettuale e nella posa dei massetti può essere individuata nel fatto che i rivestimenti generalmente utilizzati sono formati da elementi discontinui (piastrelle, parquet) che poco risentono della debolezza del sottofondo o della scarsa cura nella posa in opera.
Eppure quante volte vi sarà capitato di avere piastrelle che suonano a vuoto perché si scollano o peggio ancora si fessurano?
Sicuramente tante volte. Ciò nonostante sono sicuro che pochi si sono soffermati a cercare di capire l’origine e le vere cause di questi inconvenienti e si sono limitati solamente a sostituire l’elemento incriminato. Negli ultimi tempi, tuttavia, grazie alla sempre più ampia richiesta di rivestimenti continui (rivestimenti cementizi e resine in primis) che sono spesso prescelti da architetti e da interior designers, l’attenzione al dettaglio progettuale e costruttivo del massetto sta diventando pratica tanto comune quanto ostica. Diverse sono le tipologie costruttive, diversi sono i materiali in commercio e diverse sono anche le modalità di messa in opera. Un parametro però rimane comune a tutte le possibili alternative: la poca consistenza e lo spolvero della parte superficiale.
Risulta molto difficile trovare un massetto che una volta posato, sia esso stesso autolivellante o staggiato manualmente, non presenti un eccesso di parti fini in superficie e di conseguenza non vi lasci al tatto la mano impolverata. Questo fenomeno è dovuto ad una serie di possibili cause tra le quali si può individuare in primis un processo detto BLEEDING.
Ma di che cosa si tratta?
Sostanzialmente le parti più pesanti della miscela di sabbia e cemento tenderanno a disporsi nella parte bassa del getto, mentre le parti fini tenderanno ad essere portate in superficie dall’acqua presente nell’impasto. E’ così facilmente intuibile il motivo per cui la parte corticale del getto risulterà generalmente essere quella più debole. Questo fenomeno nei massetti in anidrite (a base di solfato di calcio) è causa spesso di distacchi superficiali di parti di massetto. Se tuttavia questo fenomeno riscontra poca importanza nel caso della successiva posa di piastrelle e parquet, assume invece una notevole importanza con i rivestimenti continui che a causa di questo fattore potranno riscontrare fin da subito problemi di adesione o distacchi nel temo e ancora di più vedranno minata la loro capacità di resistere agli urti e ai carichi sollecitanti. E’ bene infatti sottolineare che, nel caso di rivestimenti continui a basso spessore, le resistenze sono determinate in primis dalla resistenza del sottofondo su cui vengono posati.
Ma allora, come si può prevenire o meglio ancora curare il nostro massetto che spolvera?
Ci sono due vie attuabili: la prima consiste nel levigare lo strato superficiale (è sufficiente in genere abbassarsi di 1-2 mm) in modo da eliminare la parte più debole, la seconda è consolidare la struttura cementizia con SH-Massetti.
Di che soluzione stiamo parlando?
SH-Massetti è un consolidante per massetti cementizi a base di waterglass e un catalizzatore che permette al prodotto di penetrare nella struttura cementizia andando a consolidare e a compattare la struttura stessa. L’applicazione è estremamente semplice in quanto è sufficiente spruzzarlo mediante una pompa a bassa pressione (come ad esempio quelle utilizzate per il giardinaggio) per ottenere un consolidamento che porta all’aumento della resistenza corticale e alla scomparsa dello spolvero. Tutto questo avviene lasciando inalterata la superficie del massetto e permettendo l’applicazione di qualsiasi rivestimento sulla superficie trattata.
Che cosa aspettate?!?.. Se il vostro massetto è debole e spolvera, SH-Massetti è la soluzione adatta alle vostre esigenze!
Lo strano caso dei massetti.